Essendo un imprenditore e Consulente Aziendale, sono da anni un fervente sostenitore di quanto sia importante lo smart working nelle aziende: in tutte le realtà in cui ho lavorato e ho potuto portare le mie competenze e la mia attività di consulente ho sempre promosso il lavoro agile e fornito supporto per organizzarlo in termini operativi, occupandomi peraltro di ICT.
Nel precedente articolo vi ho parlato di cosa prevede il Decreto Rilancio riguardo lo smart working ora vorrei parlarvi dei motivi per cui ritengo importante che il lavoro agile si consolidi nella struttura dell’impresa italiana.
Collaboro con realtà nazionali e internazionali anch’esse particolarmente attente alle esigenze dei propri dipendenti e collaboratori e queste si sono adattate molto facilmente alla nuova situazione proprio grazie al fatto che già precedentemente si erano organizzate e strutturate per attivare lo smart working.
In questo specifico momento di riapertura delle attività lavorative per la Fase 2 della gestione della crisi pandemica legata al Covid-19, che riguarda proprio il periodo in cui dovremo convivere con il virus senza che le nostre attività produttive e di servizi si fermino e cercando di fare in modo che ne risentano il meno possibile, lo smart working aiuta imprenditori e lavoratori a vivere meglio e con meno patemi la situazione.
Ecco i motivi per cui è importante ricorrere allo smart working oggi:
- La ripresa delle nostre Aziende e il supporto alla società civile ed economica
Il motivo più evidente per cui è necessario ricorrere allo smart working è quello di evitare gli assembramenti in azienda, favorire il distanziamento sociale in modo che se da un lato l’azienda può proseguire con le sue attività, dall’altro si fornisce un concreto supporto all’evoluzione epidemiologica riducendo potenziali occasioni di nuovi contagi.
Non a caso, infatti, il protocollo anti-contagio siglato con tutte le parti sociali è stato definito uno strumento di prevenzione.
E’ facile intuire quanto questo sia utile sia all’azienda, sia al lavoratore sia alla società:
– meno contagi significa meno rischi di nuove chiusure e quindi di nuovi e potenzialmente devastanti impatti sui nostri business;
– meno contagi significa maggiore disponibilità e continuità operativa delle nostre aziende nell’espletamento delle funzioni necessarie al proseguimento del nostro business e al raggiungimento dei nostri obiettivi (per quanto possano essere stati ridimensionati o riveduti a causa di questa pandemia di Covid-19). - Un salto evolutivo del tessuto aziendale italiano
In Italia lo smart working non era ancora così diffuso prima del Covid-19, a differenza di altri Paesi Europei e non, e ora a causa della pandemia molte realtà hanno dovuto far fronte a questo cambiamento improvviso di orizzonte che ha avuto un grosso impatto sull’operatività.
Sono tante le realtà che hanno avuto seri problemi ad adattarsi e organizzarsi di conseguenza: proprio perché negli ultimi anni avevano fatto pochissimi sforzi e investimenti in tal senso il risultato è stato di trovarsi totalmente spiazzate nel tentare di reagire a quanto stava accadendo.
Lo sforzo che le aziende faranno in questo periodo per definire e digitalizzare il più possibile i propri processi e le proprie attività le aiuterà a fare un salto evolutivo verso un livello di informatizzazione che purtroppo in Italia non era così elevato prima del Covid. - Riduzione dei costi
Guardando alle riunioni e agli incontri che imprenditori, commerciali e consulenti sono riusciti a gestire anche in queste settimane senza muoversi da casa o dal proprio posto di lavoro, molti di noi ora dovrebbero chiedersi: quanto denaro è stato sprecato negli anni scorsi dalle nostre aziende per riunioni che oggi scopriamo possono essere fatte in videoconference?
Costi di benzina, gestione di auto aziendali, costi di autostrada, multe, treni e mezzi pubblici, ristoranti.
E tempo. Soprattutto tempo.
Il nostro tempo ha valore: ha un valore per noi come individui e un valore economico per le aziende per cui lo utilizziamo.
Intere giornate perse per un incontro di 20 o 30 minuti.
Vi è mai capitato? Mettervi in treno o in auto e affrontare centinaia di chilometri in un giorno, ore di viaggio e spese, per un incontro di pochi minuti? Tutto questo ha rappresentato un costo elevato per molto tempo per molti di noi che ora non possiamo più permetterci. - Aumento della produttività
Lo smart working, se ben gestito e organizzato, favorisce l’instaurazione di un rapporto di fiducia tra lavoratori, manager e imprenditori, perché l’aumento della percezione di responsabilità di chi lavora rispetto alla gestione del suo tempo e dei suoi tasks porta ad una maggiore consapevolezza dei propri obiettivi.
- Miglioramento della qualità della vita
Questa maggiore flessibilità di spazi e tempi sul lavoro migliora la qualità delle giornate di chi lavora, rendendolo più libero da stanchezza e stress legati a spostamenti faticosi, a corse inutili, traffico, ecc…. e migliorare la qualità di vita ci consente una maggiore lucidità nell’affrontare problemi, scelte, decisioni e nell’essere proattivi nel modo di affrontare il lavoro.
In conclusione, il ragionamento che dovremmo trarne è che possiamo sfruttare questo shock che l’esperienza Covid-19 ci ha causato per dare un impulso e uno slancio alle nostre aziende, portarle un passo più avanti verso il futuro grazie ad un maggior livello di organizzazione e di informatizzazione.
La parola “crisi” deriva dal greco “krísis” e significa “scelta”, “decisione”.
A ben vedere, dunque, riflettendo sull’etimologia della parola possiamo renderci conto che una crisi può e deve portare ad un momento di riflessione e valutazione che possiamo trasformare in un opportunità.
“… è proprio la crisi a portare progresso. La creatività nasce dall’angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.”
Albert Einstein
Cosa bisogna fare per implementare al meglio lo smart working?
Sarà il tema del mio prossimo articolo.
Nel frattempo, se volete, potete contattarmi privatamente via email per parlarne all’indirizzo giuseppe.vitagliano@gmail.com .
>> Leggi Il Decreto Legge sul sito ufficiale del governo
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