Bruno Tabacci, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio del Governo Draghi, reagisce in Televisione a LA7 con arroganza e menefreghismo alle preoccupazioni di Marino Fabiani, imprenditore italiano del settore calzaturificio delle Marche, che invitato alla trasmissione DiMartedì fa capire quanto queste sanzioni alla Russia in realtà stiano facendo male solo alla nostra economia.
La reazione di Bruno Tabacci che tratta con sufficienza e arroganza l’imprenditore italiano Marino Fabiani è veramente incredibile, guardate e giudicate voi stessi:
Cosa succede alle aziende manifatturiere italiane
L’imprenditore Marino Fabiani, invitato da Giovanni Floris nella sua trasmissione su La7, espone i problemi che sta incontrando a causa delle sanzioni imposte alla Russia.
Le sanzioni hanno bloccato le esportazioni di prodotti del settore manifatturiero italiano verso la Russia e alcuni settori in particolare, come quelli delle calzature, della moda, dei mobili e del lusso, si sono visti all’improvviso bloccate le vendite di prodotti (in molti casi anche già realizzati e quindi a costo) verso la Russia.
Come afferma in questa intervista l’imprenditore italiano, la sua Azienda non riesce più ad andare avanti e ha il lavoro bloccato per questo motivo.
Le sanzioni che dovrebbero colpire la Russia, in realtà stanno colpendo l’economia italiana fatta di tanto manifatturiero e di piccole e medie aziende che vedono bloccati i loro soldi e il loro lavoro.
Fabiani sostiene che l’80% del suo lavoro veniva fatto proprio per la Russia e che parte dei fondi della sua azienda ora sono bloccati, e così accade anche per molte altre aziende nel suo territorio, le Marche.
Come possono andare avanti? Quali prospettive hanno i lavoratori di queste realtà in una simile situazione?
Pur ancora non avendo affrontato i problemi che deriveranno dal costo dell’energia e dall’eventuale blocco delle importazioni di gas russo in Italia che potrebbero causare un vero e proprio shock alla nostra economia nei prossimi 12/18 mesi, le sanzioni già in essere mettono in difficoltà noi più che i Russi.
Ci conviene davvero continuare a seguire la linea imposta all’Europa dagli Stati Uniti? Siamo sicuri che in questo contesto non ci sia anche un interesse specifico degli Stati Uniti di indebolire l’Europa, farla sganciare completamente da Russia e Cina per avere un controllo maggiore sulle nostre economia e sulle nostre scelte?
Queste sono domande a cui noi persone normali non possiamo rispondere, possiamo solo avere delle opinioni in merito e farci le nostre idee. Sempre che sia ancora possibili farci delle idee diverse.
Ai problemi seri di lavoro e sopravvivenza del manifatturiero delle Marche (e di altre zone d’Italia) causati dalle sanzioni che bloccano le esportazioni in Russia, è assurdo pensare che la nostra politica reagisca in questo modo e che nessuno in studio si sia preoccupato di supportare l’imprenditore.
D’altra parte il livello delle nostre trasmissioni televisive rispetto a chi la pensa diversamente dalle posizioni del nostro governo e della Nato, l’abbiamo già vista in tante altre situazioni come, sempre a DiMartedì, con la giornalista Russa Nadana Fridrikhson.