Eh già, la notizia che a Giovanni Floris non deve essere arrivata è che Massimo Giletti è tornato vivo dalla sua trasferta di domenica sera 5 maggio a Mosca nonostante il malore avuto in diretta TV.
Durante la trasmissione di DiMartedì su LA7 del 7 maggio 2022, Giovanni Floris chiede a Alessandro Sallusti di commentare l’intervista che la domenica precedente Massimo Giletti aveva fatto in diretta da Mosca a Marija Vladimirovna Zacharova, portavoce del Ministro degli Esteri russo Lavrov.
A quel punto, Sallusti afferma che sarebbe contento di andare a Mosca ad intervistare Putin o qualcuno con cui avere uno scambio di idee e Giovanni Floris afferma, ridendo:
“Certo, il problema è tornare da là, più che altro!”
Ecco il video:
Da quanto ci risulta Massimo Giletti è tornato vivo da Mosca nonostante abbia mosso critiche alla Zakharova.
C’è di più: nella stessa puntata è riuscito perfino a sopravvivere – non senza qualche segnale di cedimento tuttavia – al contraddittorio con il più agguerrito dei giornalisti filo-putiniani di Mosca: niente di meno che Solovyev.
La notizia è questa
Ora, capisco possa sembrare una barzelletta o una provocazione, ma la notizia è davvero questa: Massimo Giletti è tornato vivo e vegeto da Mosca senza subire purghe putiniane.
Ma Giovanni Floris, a DiMartedì, non deve essere stato informato.
Sembra peraltro che l’altro ospite della serata seduto a Mosca di fronte al Cremlino al freddo accanto al povero Giletti, Vasilj Vakarov, fosse un professore universitario che lavorava a Mosca e che aveva proprio dei brutti vizi: era ucraino, dichiaratamente anti-Putin e affermava con livore e vigore che quella della Russia in Ucraina è una guerra e non una quisquilia.
Il professor Vasilj Vakarov si è detto perfino d’accordo con l’invio di ulteriori armi a Kiev per sconfiggere o indebolire i Russi e, incridibile a dirsi, vive e insegna in Università in Russia. Avete capito bene, in Russia, dove si narra che ammazzino tutti gli oppositori e i critici.
Secondo me non c’è molto altro da aggiungere se non che, sempre a mio modo di vedere, le liste di proscrizione le abbiamo fatte noi in Italia per “reato di opinione” tramite il Corriere della Sera, il Copasir e i Servizi.
Ecco l’articolo dedicato a questo:
“Quando l’informazione italiana diventa come quella russa (o forse lo è sempre stata)“
Il malore in diretta di Massimo Giletti (Putin non c’entra)
Per chi fosse interessato, ecco il video del malore di Giletti in diretta TV che ha spaventato tutti ma per fortuna è andato tutto bene (perché Putin non c’entra):