Solitamente per mettere sul mercato una nuova fotocamera ci vogliono da 3 a 5 anni, ma dopo il successo della prima EOS R6, Canon ha deciso di rilasciare un nuovo modello poco più di due anni dopo: EOS R6 Mark II.
La fotocamera mirrorless full frame Canon EOS R6 Mark II è determinata a continuare il successo della sorella maggiore. La Canon propone con questa macchina fotografica propone oltre a un design leggermente ripensato, un sensore da 24,2 Mpx più definito secondo gli standard degli ultimi anni.
Ecco le 8 caratteristiche principali della EOS R6 Mark II
- Velocità
Il componente autofocus è stato rivisitato e rileva in modo più agevole soggetti più vari in movimento, come cavalli o treni. La raffica è ora di 40 fps, il tasso più veloce per una fotocamera con sensore 35mm e si tratta di una performance notevole! - Controllo
Il pulsante di accensione è stato spostato sulla spalla destra ed è stato dotato di un’opzione di blocco tra “off” e “on”. A causa della posizione dell’interruttore di accensione, ci si ritrova spesso con una custodia bloccata quando si vuole accendere o spegnere. Sulla spalla sinistra c’è uno switch tra la modalità foto e quella video, quest’ultima con il suo menu.
Il retro della fotocamera è quasi identico al quello della prima Canon EOS R6. L’unica differenza è che il joystick è ora curvo e molto più piacevole al tatto e più agevole nella gestione.
Lo schermo (touchscreen su una sfera) e il mirino (EVF) mantengono le rispettive risoluzioni di 1,62 Mpt e 3,69 Mpt. Con l’EVF, è possibile selezionare una frequenza di frame di 120 fps per una visione più fluida, un’opzione molto importante durante la ripresa di scene d’azione. - Peso
Questa nuova versione Mark II della R6 è 10g più leggera del suo predecessore. I suoi 670g sono vicini a una Sony A7 IV (di cui ho parlato nel precedente articolo “Reflex o mirrorless 2023: quale fotocamera scegliere e come” e ora in offerta su Amazon.it) o a una Fujifilm X-H2 (anche questa in offerta in questo momento su Amazon.it). - Responsività
Canon afferma di aver perfezionato il proprio sistema di autofocus, anche se la EOS R6 Mark II utilizza lo stesso processore Digic X che si è dimostrato efficace negli ultimi anni. La versione R6 II è veloce come sempre. Accensione rapida e focus acquisito velocemente, sia di giorno che di notte. Anche la sequenza delle immagini è fluida. La Canon riparte molto più velocemente della Sony A7 IV – un difetto di lunga data di Sony che è stato corretto con la Alpha 7R V (A7R V). Le fotocamere competono poi per la messa a fuoco, con la R6 Mark II che addirittura è superiore nella sequenza degli scatti. - Scatto
Le fotocamere digitali EOS R6 e l’R5 si erano distinte per essere le prime fotocamere full frame non destinate alla fotografia sportiva in grado di scattare fino a 20 fps. Successivamente, fotocamere specifiche come la Canon EOS R3 e la Sony Alpha 1 (A1) hanno raggiunto i 30 fps. L’EOS R6 Mark II va oltre annunciando fino a 40 fps! - Buffer
Il buffer è limitato a 46 immagini consecutive con raw non compressi, il che può significare attese lunghe prima di poter scattare nuovamente. Con raw compressi (CRaw), possono essere memorizzate fino a 96 immagini nel buffer, il che è importante se si desidera utilizzare questa fotocamera per la fotografia sportiva o naturalistica.
È quindi consigliabile pianificare prima di scattare fotografie: una modalità “acquisizione raw” consente di catturare immagini fino a mezzo secondo prima dell’apertura dell’otturatore e a 30 fps. Questo genera un file raw piuttosto pesante, che deve essere demosaicato utilizzando il software di Canon. - Qualità dell’immagine
La Canon EOS R6 Mark II presenta un sensore CMOS stabilizzato da 24,2 MP, il che è senza precedenti per una fotocamera ibrida full-frame Canon. Tuttavia, il sensore della R6 II non è impilato – tecnologia che consente un trasferimento dati più veloce – il che non è ideale per evitare la distorsione associata all’effetto rolling shutter nel ripristino dell’otturatore elettronico.
La sua gamma di sensibilità va da ISO 100 a 102.400 e può essere estesa da ISO 50 a 204.800. Le immagini della R6 Mark II performano bene fino a ISO 800. A partire da ISO 1600, si osserva una lieve degradazione che diventa più evidente a ISO 3200. Su immagini JPEG e RAW, si nota una sfumatura elettronica e rumore a ISO 6400, ma le foto rimangono abbastanza buone fino a ISO 25.600. - Autofocus ed effetto rolling shutter
L’autofocus, già soddisfacente nel suo predecessore, mantiene ancora un livello altissimo nel video. È preciso e il tracciamento si interrompe non appena il soggetto esce dal frame, limitando così gli effetti di micro-pumping.
Canon afferma inoltre di aver limitato la distorsione dovuta all’effetto rolling shutter.
Sebbene le riprese in 4K siano ancora meno soggette a distorsioni rispetto al video in 8K di una Sony A7R V, non è perfetto nemmeno lui; la “magia” dei sensori impilati non funziona con questa fotocamera.
Conclusioni
La Canon EOS R6 Mark II è una fotocamera perfetta, davvero molto interessante. È un degno successore della prima R6 con evoluzioni interessanti, alcune addirittura notevoli, come una migliore definizione, la raffica ultraveloce e il tracciamento autofocus molto efficiente. Una fotocamera versatile che compete con le migliori sul mercato nel suo segmento.