Il cimitero delle navi abbandonate a Ravenna: ecco la storia

Il cimitero delle navi abbandonate a Ravenna: ecco la storia

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Nel Porto di Ravenna esiste un cimitero delle navi, dove sono arenate tre navi abbandonate russe che dal 2010 sono lasciate al loro destino e che sono diventate una tappa unica e indimenticabile dell’Urbex Italia: tre giganti del mare che sono meta di visite per Urbexer e Fotografi, attratti dalla loro imponenza e dal fatto che, salendoci a bordo, si possono visitare le cabine che una volta erano dell’equipaggio, la sala mensa, la sala motori, la cabina di comando (ricordiamo naturalmente che salire a bordo di queste navi è pericoloso, oltre che illegale: leggete in merito il mio l’articolo sulla Legalità dell’Urbex).

Le navi russe abbandonate si trovano in una zona un po’ esterna del porto di Ravenna, battono bandiera maltese e sono registrate al porto di San Pietroburgo e negli uffici della capitaneria di porto di Ravenna con i nomi russi: V-Nicolaev, Vomvgaz, Orenburg Gazprom. Nel tempo sono state ribattezzate le tre caravelle da tutti quelli che vi sono entrati in contatto sia come esploratori di luoghi di abbandonati, sia come fotografi, sia come personale del Porto.

Ps.: vi consiglio di leggere il mio l’articolo su ciò che è SEMPRE necessario avere con se durante l’esplorazione di luoghi abbandonati.

Cimitero navi: la storia delle navi abbandonate

Vomv Gaz: la nave russa abbandonata
Vomv Gaz: la nave russa abbandonata

Queste navi abbandonate sono tre navi fluviali risalenti agli anni Ottanta, lunghe intorno ai 110 metri, di proprietà riconducibile al colosso russo Gazprom. Ormai da una decina di anni si trovano in stato di abbandono nella Piallassa dei Piomboni, una zona del Porto di Ravenna. Sono ormai ridotte a relitti.

In questo cimitero di navi, si può scoprire una storia di navi abbandonate per via di debiti dell’armatore e questioni giudiziarie.

Le tre caravelle arrivarono nel 2006 da Sebenico con un carico di pietrame calcareo diretto al terminal della Fassa Bortolo. Fermate per una questione di sicurezza, non si sono più spostate perché nel tempo si sono accumulati debiti e succeduti sequestri conservativi.

Il codice della navigazione darebbe la possibilità di intervenire alle autorità per ragioni di sicurezza, per intralcio alla navigazione o per rischi ambientali: essendo però il punto di ormeggio fuori da tutti i passaggi ed essendo state bonificate prima di essere abbandonate lì, non vengono più gestite da nessuno.

Non sono nemmeno utili per la rottamazione e il riutilizzo dei materiali, perché i costi delle operazioni sarebbero molto più ingenti dei guadagni possibili dalla vendita del ferro per la fusione.

L’ombra dei riti satanici nei relitti delle navi russe

Nei primi mesi del 2019 si sono anche sparse voci, dovute a fotografie fatte da giornalisti a bordo di una delle navi, la Vomv Gaz (quella più visitata delle tre perché è più semplice salirci a bordo) che si tengano riti satanici, messe nere o sacrifici di animali a bordo.

-> VEDI TUTTE LE FOTO A BORDO DELLA NAVE ABBANDONATA VOMV GAZ

Aggiornamenti sul cimitero delle navi abbandonate a Ravenna

Aggiornamento 11 luglio 2022

Tre navi fluviali di proprietà della società russa Gazprom sono state abbandonate nel porto di Ravenna e fanno parte della collezione del “Museo diffuso dell’abbandono”.

Le navi, che si chiamano V-Nicolaev, Vomvgaz e Orenburg Gazprom, sono ferme nelle acque del Candiano dal 2006 e fanno parte del progetto culturale “In Loco”.

Il progetto è unico in Italia ed è un’esperienza immersiva che combina esplorazione, memoria e tecnologia, invitando alla scoperta di luoghi in stato di abbandono della Romagna.

Il percorso di rigenerazione della Darsena di Ravenna ha innescato un processo culturale e sociale, creando interazione tra attori pubblici, privati e tecnici.

Grazie a questo progetto, anche la darsena può tornare a essere uno spazio pubblico, un bene comune, una infrastruttura di culture e un luogo di comunità.

Il Museo dell’abbandono è sempre in continua evoluzione e aspira a produrre riflessioni e a trasformare gli spazi abbandonati in risorse collettive.

L’Associazione Spazi Indecisi lavora costantemente alla mappatura di spazi abbandonati affinché possano raccontare la loro storia.

da “Le navi ferme nel Candiano da 16 anni nel Museo diffuso dell’abbandono”, Ravenna Today

Aggiornamento 7 giugno 2019

Come riportato dal sito Ravenna Today il 7 giugno 2019, una delle 3 navi, la Berkran B, è semiaffondata nel canale Piomboni e dovrebbe essere rimossa entro la fine dell’anno, perché a causa di un improvviso peggioramento delle condizioni del relitto, nel febbraio del 2019 si è verificata la fuoriuscita di una sostanza oleosa contenuta all’interno delle panne galleggianti.

Tuttavia si tratterà di un’operazione non semplice e molto costosa.

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ATTENZIONE: introdursi in proprietà private, anche se abbandonate o apparentemente abbandonate, è un REATO e questi articoli non costituiscono in alcun modo un invito ad introdursi in luoghi che possono essere proprietà private. Entrare in luoghi abbandonati, inoltre, è una pratica pericolosa per l'incolumità.