10 – Oradour-sur-Glane, Francia
Oradour-sur-Glane, nella regione della Nuova Aquitania, in Francia, è un luogo abbandonato che testimonia una delle più nere pagine della storia, il massacro di 642 innocenti, perpetrato dai nazisti il 10 giugno 1944, in risposta all’uccisione di un loro ufficiale.
Il tempo si è fermato quel giorno. Il villaggio è rimasto un cumulo di macerie, con le strade fiancheggiate da ciò che una volta erano case e botteghe. Targhe con i nomi degli abitanti e dei commercianti adornano i muri anneriti dal fumo, commemorando le vite che una volta animavano queste strade.
L’immagine di macchine da cucire ancora in attesa di rammendare abiti, automobili parcheggiate in garage e biciclette di ragazzini gettate contro il muro evoca il quotidiano spezzato brutalmente dall’irruzione delle truppe naziste. In tre ore, furono sterminati 642 civili.
Le truppe circondarono metodicamente il villaggio, radunando gli abitanti in piazza con la scusa di un controllo dei documenti. Gli uomini furono separati da donne e bambini, rinchiusi in edifici e fucilati. Donne e bambini furono invece stipati nella chiesa e uccisi nell’esplosione dell’edificio.
Dopo il massacro, il villaggio fu incendiato per cancellare le tracce dell’atrocità. Tuttavia, sei sopravvissuti riuscirono a raccontare la verità. Nel 1953, un tribunale militare condannò una ventina di imputati, ma un’amnistia li rimise presto in libertà.
Oggi, percorrendo le strade di Oradour-sur-Glane, si possono ancora riconoscere la chiesa, la piazza e altri edifici. Il cimitero ospita le tombe delle vittime e un monumento commemorativo, testimoni muti di una tragedia che il mondo non deve dimenticare.
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