8 – Angkor Wat, Cambogia
Nel cuore della Cambogia, a soli 15 km da Siem Reap, sorge Angkor Wat, uno dei più maestosi luoghi abbandonati del mondo. Questo antico complesso di templi, frutto dell’arte e dell’architettura dell’Impero Khmer tra il IX e XV secolo, si estende su un’area di 400 km2, rendendolo uno dei siti archeologici più vasti del pianeta.
Angkor, termine Khmer che deriva dal sanscrito “nagara” (città), fu il centro pulsante dell’Impero Khmer. Questa potenza dominò gran parte dell’Indocina, comprendendo i territori attuali della Cambogia, Thailandia, Laos e Vietnam meridionale.
Oggi, dei fasti di quella capitale, restano soltanto le imponenti strutture in pietra, testimonianze di un’epoca ormai svanita.
Il gioiello di Angkor è, senza dubbio, il tempio di Angkor Wat. Nonostante sia noto in tutto il mondo, molti dei suoi segreti rimangono ancora da svelare. La ricostruzione della sua storia è un’impresa ardua, dovuta alla mancanza di fonti scritte. Le informazioni derivano quindi dalle indagini archeologiche, dalle iscrizioni su pietra, dai bassorilievi che decorano i templi e dai resoconti di mercanti e diplomatici medievali.
La grandezza e complessità dell’Impero Khmer è sottolineata dalla presenza di imponenti opere idrauliche, essenziali per l’irrigazione delle vaste coltivazioni di riso.
La moderna ricerca, utilizzando tecniche come foto satellitari e laser per il telerilevamento, ha permesso di individuare tracce di una complessa città con santuari, strade, canali e dighe, tutti orbitanti attorno ai monumentali santuari in pietra.
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Questi ultimi, ognuno costruito da un sovrano con uno stile architettonico distintivo, sono i veri protagonisti di Angkor, rendendolo un luogo abbandonato affascinante e misterioso.