La decadenza ha un fascino particolare, in particolare quella degli ospedali abbandonati e dei manicomi abbandonati. Il vecchio ospedale Bertagnetta di Vercelli è uno di questi. Ma la sua decadenza non ha solo un fascino misterioso, nasconde anche una storia di truffe e di fantasmi che sembrano abitare i suoi corridoi abbandonati. È diventato famoso quando è apparso su “Striscia La Notizia”, accendendo una luce ancora più intensa sull’urbex Italia.
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Storia dell’Ospedale abbandonato Bertagnetta
L’ex ospedale pneumologico della Bertagnetta di Vercelli è una testimonianza dell’abbandono così come lo sono molti altri edifici dismessi e case abbandonate in questa città del Piemonte.
Costruito tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, si proponeva come un faro di speranza per coloro che soffrivano di malattie legate all’apparato respiratorio. La sua posizione, vicino alle acque del Sesia, lo rendeva un luogo tranquillo e ideale per la convalescenza.
In un’epoca in cui gli ospedali erano meno numerosi, la Bertagnetta giocava un ruolo cruciale nel trattamento delle malattie gravi, come la polmonite. Medici come il Dott. Antonio Mammana, un tisiologo vercellese di grande fama, hanno lavorato qui, salvando innumerevoli vite.
L’ospedale era strutturato su quattro piani con oltre 120 posti letto, compresi un sotterraneo e un sottotetto, con un magnifico giardino circondato da guardiole, una fontana centrale e decine di panchine.
L’ex ospedale pneumologico Bertagnetta ha chiuso i battenti nel 1990, dopo quasi un secolo di attività.
I fantasmi dell’ospedale abbandonato
L’edificio ha un’aura inquietante, con corridoi che si snodano in diverse direzioni, finestre e porte pericolanti, e stanze in cui filtra una luce pallida. L’aria umida e pesante sembra far eco alle voci di coloro che una volta lo abitavano. I sotterranei ospitano ancora il tavolo per l’autopsia dei cadaveri, e si dice che si sentano rumori strani, come un martello che batte su dei chiodi.
Non solo i fantasmi di chi ha vissuto lì, ma anche leggende e misteri sembrano popolare la Bertagnetta. Alcuni visitatori sostengono di aver avuto esperienze paranormali, tra cui apparizioni di defunti e sogni premonitori.
In che condizioni si trova oggi
Oggi, l’ospedale abbandonato Bertagnetta è un classico esempio dell’abbandono: le sue strutture una volta affollate sono ora invase da calcinacci, le finestre e le porte sono pericolanti, gli interni cadono in rovina lasciati in balia dei vandali e degli elementi naturali. Come in quasi tutti i luoghi abbandonati, la natura ha reclamato i suoi diritti, inghiottendo l’edificio in una morsa di vegetazione selvaggia.
Ciononostante, la struttura rimane incredibilmente stabile, sfidando i decenni di abbandono e di incuria. Ma il recupero sembra ormai una chimera: le spese per la ristrutturazione sono impensabili e il percorso burocratico tortuoso e ostile. L’ex ospedale Bertagnetta, un tempo orgoglio del Piemonte, giace ora in rovina, un faro di speranze spezzate e sogni infranti.
In fondo all’articolo trovate il video dal canale dei “M&V Urban Explorers” dell’esplorazione di questo ex ospedale dismesso.
Dove si trova l’ex ospedale Bertagnetta
L’ospedale Bertagnetta si trova a Vercelli, una città dal fascino storico e romantico nel cuore del Piemonte. Eretto con l’ambizione di dare speranze di guarigione alle persone affette da malattie respiratorie, l’ospedale dominava con eleganza le rive del Sesia, offrendo un panorama di pace e tranquillità.
Perché Striscia la notizia è venuta qui
La notorietà di questo edificio abbandonato è esplosa a livello nazionale nel 2011 grazie a un servizio di Striscia la Notizia, nel quale il famoso giornalista Brumotti, ha intervistato il Dott. Vittorio Brignolio, Dirigente Generale dell’Asl Vercelli, cercando spiegazioni sull’abbandono e sul degrado di questo stabile. Il medico ha dichiarato “stiamo attendendo che qualcuno si occupi del suo recupero”. Ancora oggi in questi lunghi nove anni non è cambiato assolutamente niente.
Negli anni ’90, dopo la sua chiusura, la grande struttura vuota avrebbe potuto essere utilizzata per molti scopi. Le idee furono molte, come quella di trasformare la Bertagnetta in un centro per anziani. Nonostante il finanziamento di 5 miliardi da parte della Regione, il progetto non è mai decollato per i classici problemi di burocrazia del nostro Paese.
Cos’è l’Urbex
L’urbex, abbreviazione di Urban Exploration, è una pratica che si basa sull’esplorazione di strutture create dall’uomo, generalmente abbandonate o inaccessibili al pubblico. Questa attività ha attratto un numero crescente di appassionati negli ultimi anni, grazie anche alla diffusione di foto e video su internet.
Gli esploratori urbani si avventurano in luoghi come ospedali abbandonati, vecchie fabbriche, rovine, tunnel e anche fognature. Molti di questi luoghi sono pieni di storia e di fascino, e rappresentano una testimonianza tangibile del passato. Tuttavia, l’urbex non è senza rischi, sia per quanto riguarda la sicurezza fisica che per le questioni legali. Infatti, molti di questi luoghi sono proprietà privata e l’accesso senza permesso può essere considerato una violazione.
Proprio per questo motivo ti consiglio di leggere i miei articoli dedicati nella sezione “Tutorial Urbex“.
I migliori esploratori urbani seguono un codice etico non scritto, simile al principio dei campeggiatori: “prendi solo foto, lascia solo impronte“. In altre parole, non dovrebbero danneggiare le strutture che visitano o rimuovere oggetti, e dovrebbero fare del loro meglio per minimizzare l’impatto del loro passaggio.
Come fare Urbex in sicurezza
Fare urbex può essere pericoloso e ci sono molte precauzioni che dovresti prendere. Prima di tutto, dovresti fare ricerche a fondo sul luogo che stai per esplorare. Cerca di capire la sua storia, le sue condizioni attuali e se ci sono restrizioni legali all’accesso.
Leggi l’articolo: “È legale l’Urbex in Italia?“.
Inoltre, dovresti sempre avere con te un kit di sopravvivenza di base. Questo dovrebbe includere un primo soccorso, una torcia, vestiti extra, cibo e acqua. È anche una buona idea portare un telefono completamente carico con il GPS in caso di emergenza.
Scopri tutto quello che ti serve avere nel tutorial dedicato “Cosa serve per fare urbex? L’equipaggiamento necessario“.
Mai esplorare da solo. Avere qualcuno con te può fare la differenza in caso di emergenza. Infine, informa sempre qualcuno della tua destinazione e dell’orario previsto di ritorno.
Ricorda, la sicurezza deve essere sempre la tua priorità quando fai urbex. Se un luogo sembra troppo pericoloso, è meglio evitare di esplorarlo. Anche se può sembrare avvincente, non vale mai la pena rischiare la tua sicurezza.