Le discoteche abbandonate, come fantasmagoriche cattedrali del divertimento di un tempo, rappresentano un tesoro di incredibile fascino per gli appassionati di “urbex Italia“. Questi luoghi abbandonati raccontano di allegria, di ricordi sfumati di gioventù di generazioni precedenti e di un senso pervasivo di perdita. Le risate e la musica sono ormai svanite, sostituite dal silenzio e dall’abbandono. Una delle più affascinanti tra queste discoteche abbandonate è senza dubbio il Genux, che al suo apice fu definita “la discoteca più grande del mondo“.
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Storia della discoteca abbandonata Genux
Nata nel 1989 a Lonato, in provincia di Brescia, il Genux ridefinì il concetto di discoteca, portandolo a nuovi, strabilianti livelli. Fino a quel momento, le discoteche erano locali omologati per accogliere 500, massimo 1.000 persone, ma il Genux, frutto dell’idea di un imprenditore genovese, era omologato per accogliere 8.000 persone, che diventavano 10.000 durante l’estate.
Per otto lunghi anni, il Genux resistette, sfidando la convenzionale aspettativa di vita di quattro o cinque anni tipica di tali locali. Ma nel 1997, il Genux conobbe un cambio di gestione che lo portò a trasformarsi nel “Dehor”, un locale “fashion & cool” con una clientela selezionata. La sua reputazione crebbe rapidamente, divenendo un punto di riferimento di rilievo nella night-life nazionale.
Il locale divenne poi un luogo di “student party” e ragazzini, ospitando persino mini sfilate con ospiti del calibro di Fabrizio Corona, le Veline, Lele Mora e Fabio Testi.
Tuttavia, le fortune del Genux-Dehor iniziarono a declinare: questa nuova fase non durò a lungo. L’incapacità di pagare affitti e fornitori portò al sequestro del locale, seguito da un periodo di chiusura di un anno. Il Genux venne in parte demolito nel 2011 e da allora rimase un monumento al passato, un “gigantesco cumulo di macerie“.
In che condizioni si trova oggi il Genux
Oggi, quello che rimane del Genux è un luogo triste e spettrale. Oltre a essere diventato una “base logistica” per l’abbandono di rifiuti, il locale ha acquisito una sinistra reputazione per le scritte sataniche comparse negli ex spogliatoi. La presenza di una croce capovolta e del “666”, il numero che richiama il demonio, ha sollevato interrogativi sul fatto che il locale possa essere diventato il luogo di messe sataniche. Inoltre, nuove scritte fanno ipotizzare che l’ex Genux possa essere diventato un punto d’incontro per lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Dove si trova questa discoteca abbandonata
Il Genux si trova a Lonato, in provincia di Brescia, a pochi metri di distanza dalla multisala “King” e nelle vicinanze della tangenziale sp567. Anche se la sua struttura è stata in parte abbattuta, rimane un importante simbolo del passato, un luogo che, malgrado la sua attuale desolazione, evoca ancora i ricordi della sua precedente gloria.
Discoteche abbandonate come il Genux sono luoghi che suscitano sentimenti contrastanti: sono luoghi di desolazione e abbandono, ma sono anche monumenti storici di un periodo e di anni che non esistono più, superati dai cambiamenti sociali e culturali e dalla mutevole natura del divertimento.
Aggiornamenti del 2023 dal Corriere della Sera: “Scritte sataniche nell’ex discoteca Genux“
L’esplorazione della discoteca abbandonata Genux
Ecco un video di Riccardo Dose sull’esplorazione di questa storica discoteca dismessa:
Cos’è l’Urbex?
L’Urbex, abbreviazione di “Urban Exploration“, è l’arte di esplorare luoghi costruiti dall’uomo, spesso abbandonati o non accessibili al pubblico. Si tratta di un’attività che richiede curiosità, rispetto per il passato e una predisposizione all’avventura e molta, molta prudenza perché può essere pericoloso e illegale.
Ecco tutto quello che devi sapere sull’Urbex, sulla legalità dell’urbex e su come organizzare le esplorazioni di luoghi abbandonati, trovare nuovi posti da visitare e, soprattutto, farlo in sicurezza.