Un breve percorso nella storia della filosofia politica per capire chi e come ha immaginato lo Stato e come si è evoluta la concezione di politica nel corso dei secoli.
Introduzione
Mi piacerebbe iniziare a parlare di un tema come quello della filosofia politica e della concezione di Stato e di Uomo nelle varie epoche della filosofia, citando Sandro Pertini, Presidente della Repubblica sicuramente caro a tutti gli italiani:
“La moralità dell’uomo politico consiste nell’esercitare il potere che gli è stato affidato al fine di perseguire il bene comune.”
Sandro Pertini
In questo e negli articoli che seguiranno, infatti, non indagheremo nella filosofia in generale, ma più nello specifico in quella che concerne le teorie su come deve essere gestito e organizzato uno stato e come deve interagire con i suoi cittadini (politica).
Perché parlare di filosofia politica oggi?
Può in apparenza sembrare una materia complessa, ma vedrete, andando avanti nella lettura, che non lo è e, anzi, vi accorgerete leggendo che molte delle cose di cui si sente parlare e di cui si dibatte anche comunemente, indipendentemente dall’appartenenza politica, derivano proprio dalle idee di questi pensatori.
L’altro aspetto interessante di quello che esporrò nei prossimi articoli è che scoprirete che molti dei fondamenti ideologici alla base dei partiti moderni sia di centro, sia di destra, sia di sinistra affondano le proprie radici, udite e udite, proprio in concetti e teorie di questi filosofi che sono trasversalmente applicabili a tutti gli schieramenti politici. Si tratta infatti di concetti universali che poi, nel tempo, sono stati declinati ad uso e consumo di comunità di cittadini e di organizzazioni politiche che sono andate evolvendo e, con loro, sono evolute anche le necessità e i bisogni delle comunità stesse.
Partirei da alcune semplici definizioni per poi passare ad una introduzione alla concezione di Stato.
Politica, etimologia e definizione
La parola politica deriva dal greco politikḗ (sottinteso téchnē che sta per “arte”) “arte di governare”. Dalla stessa radice ha origine anche il termine polítēs ‘cittadino’.
“La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica.” (da Vocabolario Treccani)
Voi credevate che la Politica fosse quel circo che vediamo ai nostri tempi?
Per fortuna non è così 🙂
Filosofia, etimologia e definizione
Sulla parola filosofia c’è più da dire: infatti uno dei crucci di chi si approccia alla filosofia è capire di cosa si tratta davvero e a cosa si applica, dato che sembra occuparsi di tutto 🙂
Qui mi voglio limitare alla definizione e ad un paio di battute di due filosofi.
La parola filosofia, in effetti, significa letteralmente “amore per il sapere”, quindi è un termine che sulla base della sua etimologia si può applicare effettivamente a tutto quanto riguardi la conoscenza e il gusto di conoscere.
Cosa pensano i filosofi della filosofia?
Voltaire affermava che “Quando colui che ascolta non capisce colui che parla e colui che parla non sa cosa sta dicendo: questa è la filosofia.”
Robert Audi, importante filosofo statunitense contemporaneo, sostiene che la filosofia “è lo studio critico … di una gamma illimitata di idee e problemi” e questo, di fatto “non dice nulla su quali tipi di idee o questioni siano importanti in filosofia”.
I filosofi sanno anche risultare simpatici. Di tanto in tanto.
“Viviamo in un mondo in cui la politica ha sostituito la filosofia.”
Martin L. Gross
Quella che io personalmente preferisco è la definizione di Umberto Galimberti, famoso filosofo, sociologo e psicoanalista dei nostri tempi: “(la filosofia è…) l’atteggiamento di chi non smette di fare domande e di porre in questione tutte le risposte che sembrano definitive“.
Andiamo avanti ora introducendo il tema della concezione di Stato nella storia della filosofia.