Acquazzurra Bologna: il Parco Acquatico abbandonato in Emilia Romagna

Acquazzurra Bologna: il Parco Acquatico abbandonato

Un tempo, un luogo di gioia e risate, oggi un ricordo silenzioso del passato: l’Acquazzurra Bologna.

Questo parco acquatico abbandonato è il lascito di un periodo che per chi abitava nella zona non esiste più, un luogo che ha toccato la vita di molte generazioni. Per l’esploratore urbano moderno, o urbexer, è un luogo di scoperta e stupore, un tesoro nascosto nella città di Bologna, in Emilia Romagna. Oggi, nell’ennesima tappa del nostro viaggio nell’Urbex Italia, vi porterò attraverso la storia di questo parco giochi abbandonato, esaminando le sue condizioni attuali e la sua posizione all’interno della città.

La Storia di Acquazzurra Bologna

Acquazzurra Bologna: il Parco Acquatico abbandonato

Nella calura dell’estate bolognese, afosa e piena di zanzare, Acquazzurra rappresentava un’oasi di fresco divertimento per migliaia di persone. Dai bambini che ridevano sugli scivoli alle famiglie che trascorrevano una domenica di relax, Acquazzurra era più di un parco giochi, era una parte integrante della vita cittadina.

Eppure, malgrado la sua popolarità, il parco chiuse i battenti nel 1999, lasciando un alone di mistero. Le ragioni della chiusura, infatti, rimangono oscure, alimentando ulteriormente il fascino che questo luogo esercita sugli appassionati di Urbex Italia.

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Il parco, progettato e costruito a ridosso di una conca, è stato testimone dei cambiamenti del tempo e della natura. Gli scivoli colorati, una volta pieni di bambini ridenti, sono ora coperti di vegetazione selvaggia, mentre la plastica si strappa e si consuma sotto l’implacabile avanzata del tempo. Un cartello arrugginito annuncia tristemente la chiusura del parco nel ’93, una promessa di riapertura che non si sarebbe mai avverata.

Eppure, nonostante il suo stato di abbandono, Acquazzurra ha mantenuto un posto speciale nel cuore dei bolognesi. Sui social network, una campagna per la sua riapertura ha raccolto migliaia di adesioni, un piccolo successo che testimonia il forte legame emotivo che ancora lega la gente a questo luogo.

In che condizioni si trova oggi

Oggi, Acquazzurra è un luogo dimenticato, divorato dalla natura e dal degrado. Le strutture una volta vivaci sono ora rovinate, con alberi che crescono attraverso il cemento, simbolo potente della natura che reclama ciò che una volta era suo. Dopo 17 anni di abbandono, il parco è ora un labirinto di rovine, un luogo perfetto per gli esploratori urbani in cerca di emozioni e di storia.

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Dove si trova

Acquazzurra si trova a pochi chilometri dal centro di Bologna, nascosto alla vista dal verde rigoglioso che lo circonda. I resti del parco possono essere intravisti da via della Fornace, indirizzo ancora impresso accanto all’impresa titolare, la Summa Aquazzurra S.R.L.

L’area antistante è stata ceduta all’aeroporto Marconi di Bologna, che la utilizza come parcheggio. Un servizio di navetta fa la spola tra i terminal e il piazzale assolato, ignorando quasi completamente l’ex parco acquatico alle sue spalle. L’accesso è sorvegliato e ridotto a una stradina laterale che costeggia il parcheggio.

Nonostante le difficoltà di accesso, l’Acquazzurra Bologna continua ad attirare curiosi e appassionati di luoghi abbandonati. Speranza e nostalgia permeano questo luogo, ma una cosa è certa: l’Acquazzurra, con il suo fascino decadente, rimane una meta imperdibile per gli amanti dell’urbex in Italia.

Parco acquatico Bologna Acquazzurra:

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ATTENZIONE: introdursi in proprietà private, anche se abbandonate o apparentemente abbandonate, è un REATO e questi articoli non costituiscono in alcun modo un invito ad introdursi in luoghi che possono essere proprietà private. Entrare in luoghi abbandonati, inoltre, è una pratica pericolosa per l'incolumità.